Documenti e dichiarazioni
Per un raggruppamento di rivoluzionari
Accordo tra l’ISL, l’L5I e l’ITO
Dichiarazione sulle elezioni presidenziali USA 2024
Militanti dell’Opposizione Trotskista Internazionale e della Lega Socialista Internazionale negli USA.
Dichiarazione un anno dall’inizio del nuovo genocidio israeliano
Lega Socialista Internazionale (LIS), Lega per la Quinta Internazionale (L5I), Opposizione Trotskista Internazionale (OTI)
La guerra in Ucraina due anni dopo l’invasione russa
Dichiarazione congiunta della Lega Socialista Internazionale (LIS), dell’Opposizione Trotskista Internazionale (OTI), e della Lega per la Quinta Internazionale (L5I).
La Tendenza Marxista Internazionale: una corrente opportunista e settaria
Dichiarazione OTI-LQI
Dichiarazione congiunta sulla Palestina
Quattro punti per rifondare l’Internazionale rivoluzionaria
Risoluzione sulla Palestina
La guerra in Ucraina a un anno di distanza. Nessuna fine in vista
Congresso di ricostituzione della Opposizione Trotskista Internazionale (2022)
Articoli
- Dichiarazione sulla Giornata della Terra PalestineseLega internazionale Socialista (LIS) Mentre la macchina bellica sionista continua a bombardare Gaza nella Giornata della Terra Palestinese, affermiamo che non sostenere la resistenza palestinese in ogni sua forma (politica, umanitaria, diplomatica e militare) porterà anche al nostro annientamento. Il 49° anniversario della commemorazione della Giornata della Terra Palestinese si svolge nel teatro dei più… Read more: Dichiarazione sulla Giornata della Terra Palestinese
- Risposta al PO: Dubbi principi internazionalisti
Di fronte all’accordo tra la LIS, la L5I e l’OTI per un raggruppamento internazionale dei rivoluzionari, in una recente nota il Partido Obrero argentino cerca penosamente di screditarlo. Accusa l’accordo di essere “debole di documenti“.
Smentiamo il PO, un partito nazional-trotskista che dibatte in modo volgare e che, più che sui documenti, è debole sui principi internazionalisti.
- USA. Dopo le elezioni
Le operazioni di voto delle dolorose e dispendiose elezioni americane 2024 sono terminate il 5 di novembre. La conta dei voti sta andando avanti mentre sto scrivendo, 10 novembre, ma i risultati generali sono chiari.
Donald Trump ha vinto il suo secondo mandato presidenziale. I repubblicani hanno la maggioranza al Senato e sembrano avviati verso una sottile maggioranza alla Camera dei Rappresentanti. L’equilibrio nei governatorati statali è invariato. Sette dei dieci referendum statali sull’aborto sono stati vinti dalla parte pro choice. In Florida, un’iniziativa a favore dell’aborto ha ottenuto il 57% dei voti, ma non ha superato la soglia del 60% per l’approvazione.
- Capitalismo, democrazia ed elezioni USA 2024
In tutte le principali elezioni statunitensi, il coro di liberali, socialdemocratici, stalinisti e poststalinisti esorta a votare per i candidati del Partito Democratico. “I democratici hanno i loro difetti”, dicono, “ma una vittoria repubblicana sarebbe un disastro”.
Quest’anno il coro è più forte che mai. “È in gioco la democrazia!”, dicono i sostenitori del voto per i democratici. Ma è vero? L’elezione di Donald Trump distruggerebbe la democrazia negli Stati Uniti? L’elezione di Kamala Harris lo impedirebbe? In realtà, nessuna delle due asserzioni è vera.
- Ucraina. Dove va la guerraLa corsa alle armi degli imperialismi in Europa e la piega della guerra. La crisi del fronte ucraino. Il posizionamento dei marxisti rivoluzionari Rullano i tamburi di guerra, ma anche letture improvvisate. È bene attenersi al principio di realtà. Il metodo del marxismo. La corsa alle armi di tutti i poli imperialisti. anche nell’Unione europea… Read more: Ucraina. Dove va la guerra